
1976, Vittorio Occorsio: un "giudice pericoloso" che cercava "la verità della verità" PARTE 1
Cadaveri Eccellenti 1
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Narrated by:
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Miguel Gotor
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By:
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Miguel Gotor
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Lo stesso giorno del disastro ambientale di Seveso, il 10 luglio 1976, viene ucciso a Roma con 32 colpi di mitra il magistrato Vittorio Occorsio. L'autore materiale dell'omicidio, reo confesso, verrà arrestato nel febbraio 1977: è Pier Luigi Concutelli, capo militare di Ordine Nuovo. Per una volta tutto appare chiaro: c'è un morto, c'è l'autore dell'omicidio, c'è un plausibile movente di evidente matrice neofascista. Ma chi era il giudice Occorsio? E perché fu ucciso? Romano, classe 1929, Vittorio Occorsio era un ottimo magistrato, un buon padre di famiglia e un uomo solare e sicuro di sé.
Per aver rinviato a giudizio in qualità di pubblico ministero Pietro Valpreda, entrò nel mirino degli anarchici e, scovando sospette infiltrazioni neo-fasciste nel gruppo degli anarchici, riuscì inimicarsi anche il terrorismo nero, e un personaggio come Stefano delle Chiaie, in contatto con i servizi segreti. Quando fu ucciso, il magistrato stava lavorando alle indagini di una serie di sequestri di persona avvenuti nella Roma del 1975 e la sua pista portava da più parti inequivocabilmente a punti di contatto con Licio Gelli e la P2.
Un podcast realizzato da Frame in esclusiva per Audible.